Citizens of Norstrilia è tornato a casa...

La redirezione avverrà in 6 secondi. Nel caso ciò non avvenisse, visitate:
http://citizens.norstrilia.net

giovedì 4 dicembre 2008

Feed del bimestre: Novembre - Dicembre 2008

Qualcuno mi ha fatto giustamente notare che sono in ritardo con la presentazione del feed di Novembre. Beh ormai l'ho saltato, me la cavo convertendo la rubrica a "Feed del bimestre". In questa seconda segnalazione vi riporto il fantastico Blog Antibufala di Paolo Attivissimo "Il Disinformatico". Non lo scopro certo io, anzi probabilmente già lo conoscete. Se non è così, visitatelo subito.
Per divertirvi un po' con le illusioni ottiche date un'occhiata al post sulla pareidolia oppure andate al link sulle illusioni ottiche segnalato sull'ultimo post della serie "Pescati in rete".
La cosa più divertente che ho letto di recente su questo blog rimane comunque il post sul pianeta Nibiru, imperdibile!

giovedì 27 novembre 2008

Acquisti musicali: Novembre 2008

Gli ascolti musicali di questo mese hanno sofferto di una improvvisa fissazione che mi è presa per l'album "Gently disturbed" di Avishai Cohen e del suo trio. Visto che ne ho succintamente parlato in un altro post non mi ripeto qui. I soliti dovuti acquisti su Emusic sono stati comunque interessanti. Ovviamente un altro album di Cohen "Colors" che non mi è piaciuto come Gently disturbed ma che si lascia ascoltare, poi, seguendo un consiglio di un amico esperto di jazz ho provato un paio di album degli Oregon "Ecotopia" e "1.000 kilometers". Scoperti tardi, ascoltati poco, ma anche loro assai interessanti. Per finire un salto sulla storica etichetta ECM con un disco che propone musiche di Tigran Mansurian e che merita senz'altro un ascolto più attento, non è certo possibile cavarsela con un "si lascia ascoltare". Lo so che poi sull'argomento non troverò più il tempo di tornarci... beh, se vi interessa chiedete!


giovedì 30 ottobre 2008

Feed del mese

Inizio una nuova serie di articoli, quella in cui segnalo il miglior feed che ho scoperto nell'ultimo mese. Per primo segnalo "The Big Picture" del sito Boston.com, di cui ho già segnalato il bell'articolo con le immagini del sole.
E' un bel feed con una bella raccolta di fotografie esattamente del tipo che piacciono a me a giudicare dalla decina di articoli a cui ho dato un'occhiata.

lunedì 20 ottobre 2008

Scoperte Musicali

Non so a voi, ma certe volte a me capita di scoprire qualche nuovo interprete musicale o compositore o semplicemente un album che mi si pianta in testa e del quale non riesco più a staccarmi. L'unica cosa che riesco a fare è ascoltare, ascoltare, ascoltare. Una volta mi capitava spesso, adesso non più di una o due volte l'anno.

Stavolta mi è successo con un album. Trattasi di "Gently Disturbed" una recente fatica del trio capitanato dal contrabbassista israeliano Avishai Cohen.

Sono assolutamente succube. Se dovessi dire qual'è il jazz che piace a me, in questo momento non avrei dubbi: questo.

Se vi capita dategli una possibilità, non ve ne pentirete.

giovedì 16 ottobre 2008

Bellissime immagini del sole

Andate a vedere la collezione di immagini del Sole che il Boston Globe ha messo insieme. Sono fantastiche!

martedì 7 ottobre 2008

Acquisti musicali: Ottobre 2008

Questo mese andiamo sul difficile con un cortocircuito antico-contemporaneo. Da una parte una compilation di Follie di uno dei miei ensemble musicali preferiti, Espèrion XXI diretto dal grandissimo Jordi Savall, dall'altra una compilation di musica classica(?) contemporanea, la "Sonic Rebellion" della Naxos. A quest'ultima si abbina un album con composizioni di Arvo Pärt, dove spiccano soprattutto le molte versioni di Frates. Cosa dire... dare giudizi su questa musica è più difficile che mai, certo nell'album di Savall ci sono pezzi fantastici, Pärt ascoltato a ripetizione non stanca e la compilation di musica contemporanea sembra davvero una riserva di gemme. Per il momento mi limito a segnalare un movimento del primo concerto per pianoforte di Rautavaara, compositore che ha scritto uno dei miei pezzi contemporanei preferiti, il Cantus Arcticus.

lunedì 6 ottobre 2008

Campionato Tennistavolo D1/D - Prima Giornata (5/10/2008)

Come qualcuno dei lettori di questo blog sa già, come attività sportiva nel corso del tempo libero, mi dedico al tennistavolo presso la società sportiva dilettantistica AICS Sestese Tennistavolo. Da quest'anno dopo un fin troppo lungo periodo di assenza ho ricominciato a frequentare il circolo e, per la troppa benevolenza dei dirigenti sportivi del circolo stesso, sono stato rimesso anche in una squadra del campionato regionale toscano 2008/09 di serie D/1 (girone D).
Assicurato ai cultori dello sport che anche solo per non danneggiare troppo la squadra, cercherò di giocare il meno possibile, informo che in questa sede riporterò comunque i risultati delle partite disputate, più - se disponibile - un breve commento. Informazioni complete possono essere trovate presso il portale risultati della FITET (sezione regione Toscana).

Incontro: ASD AICS Sestese "D" - ASD CSI T.T. Prato "B"
Risultato: 5-1

Rapido commento:
Nonostante il netto risultato finale l'incontro è stato molto combattuto soprattutto all'inizio, con le prime due partite risolte solo al quinto set a favore dell'AICS Sestese. Notevole prova di carattere di Berni nella prima partita, capace di rimontare dal 2-0 a sfavore e ottime performance di Bernelli e Troni che vincono bene tutti i propri incontri.

giovedì 2 ottobre 2008

Regali di compleanno

Essendo oggi il mio compleanno ho deciso di farmi un regalo. Essendo io un patito dell'ascolto musicale ho deciso di regalarmi un nuovo lettore MP3 visto che quello che attualmente possiedo è un po' old fashioned. Essendo però anche periodo di recessione, inflazione galoppante e crisi dei mutui i soldi, ahime, non ci sono.
Come fare? La soluzione mi viene da uno dei miei blog preferiti, eccellente fonte di informazioni tecniche per il mondo del software. Scopro che esiste un ennessimo progetto FLOSS dove un lodevole gruppo di appassionati smanettoni ha riscritto da zero il firmware per una nutrita schiera di lettori MP3 (tra cui il mio). Inutile dire che il firmware riscritto pare essere migliore di quello ufficiale dei produttori dei dispositivi, e che soprattutto è APERTO e che quindi, se non mi piacesse, lo potrei pure - tempo e capacità permettendo - migliorare.
Sono per l'ennessima volta stupito della capacità degli hacker di tutto il pianeta di darsi da fare per migliorare il mondo nel tempo libero divertendosi, ma forse dovrei cominciare a farmene una ragione.
C'è da dire che sono anche un po' deluso: mi sono dato tanto da fare per trovare un lettore MP3 che soddisfacesse i miei stringenti requisiti (p.e. che riproducesse il formato OGG) invece di comprare un banale iPod e poi scopro che potevo benissimo comprare proprio quest'ultimo e poi installarci sopra il firmware in questione e avere l'ogg e altro.
Insomma in un battibaleno ho installato il firmware sul mio lettore aiutato anche dal manuale che, cosa insolita per un progetto FLOSS, è davvero di buona qualità. Il primo impatto è positivo: minore tempo di boot, stessa qualità audio e maggiori funzionalità. Per esempio posso salvare più di una playlist invece che la singola che potevo salvare in precedenza.
Scorrendo il manuale scopro poi che potrò installare se vorrò una miriade di plugin per fare le cose più disparate, per esempio giocare a scacchi (!).
Infine ecco a voi il link:

venerdì 19 settembre 2008

Dario di bordo: Premessa

Che ci volete fare... chi mi conosce bene mi chiama "voglie venite" per la mia capacità di appassionarmi improvvisamente, e in alcuni casi effimeramente, ai più disparati argomenti. Può trattarsi dell'ultimo o penultimo gadget tecnologico, di uno sport, di qualche serie televisiva, di un genere letterario, di giardinaggio, di fotografia, di trekking, di un sistema operativo e chi più ne ha più ne metta. Le idee per passare il tempo libero insomma non mi mancano (una citazione che mi piace fare a questo punto è una famosa frase di Porfirio Rubirosa: "Lavorare? non ho il tempo").A me tutto sommato questa capacità di appassionarmi non dispiace, anche se ogni tanto mi fa buttare un po' troppi soldi in spese di cui poi mi pento.
L'ultima nata in ordine di tempo è la passione per la vela. A rischio di portarmi iella da solo, questa la definirei una "passione sommersa". E' infatti da quando ero ancora un bambino che subivo il fascino del mare e della possibilità di navigarlo e questo feeling in realtà non mi ha mai abbandonato. Con il passare degli anni ho fatto spesso vacanze in riva al mare, in qualche caso mi è capitato anche di salire sopra barche diverse dai soliti traghetti, ma non avevo mai veramente rotto il ghiaccio provando a pilotare un'imbarcazione.
By the way, l'imbarcazione per me non poteva che essere una barca a vela. Sarà ecologismo radicale, sarà spirito d'avventura o più banalmente l'antipatia viscerale per tutti i chiassosi motori che impestano il pianeta (non a caso il mio mezzo di locomozione preferito per muovermi in città è la bicicletta), fatto sta che se mi devo immaginare al timone di una barca mi vengono in mente solo derive e yacht a vela (magari!).
Visto che quest'anno finalmente, come dicevo in altro post, ho fatto vacanze che erano contemporaneamente rilassanti, lunghe, stanziali e in riva al mare, ho superato la sottile inquietudine che il pensiero del mare aperto comunque mi da e ho deciso di fare un primo corso di vela. Una  cosa senza pretese, su una deriva in una scuola di quelle che si trovano  sulle spiagge e che di solito abbondano di windsurf e degli invadenti e pericolosi kite.
Inutile aggiungere a questo punto che è stato fantastico amore a primo contatto, emozione viscerale come di quelle che non mi prendevano da tempo (escludendo naturalmente la recente nascita del figlio). Una sorta di redenzione dalle banalità di tutti i giorni, soprattutto quelle lavorative.
L'idea a questo punto, prima di venir risucchiato nuovamente nell'amorfa acriticità della vita cittadina, costellata da pressione alta e dal trito susseguirsi delle ciniche battute da pausa caffè, è di proseguire, di non lasciarsi portar via la poesia e l'avventura intravista per un fugace attimo.
Per questo intanto faccio nascere questa nuova serie di post, "Diario di bordo", in cui cercherò di raccontare quello che faccio o penso di connesso al mondo della vela o, più in generale del navigare (quello vero...).
Prossimo appuntamento, un racconto retroattivo di quanto successo durante la scuola di vela estiva, sperando di trovare rapidamente il tempo visto che il tempo passa e la memoria è, nonostante tutto, labile.

Frank Vining Smith - Romance of Sail

mercoledì 10 settembre 2008

Acquisti musicali: Settembre 2008

Questo mese una compilation variamente assortita. Si va da un Capoverdiano Teofilo Chantre [rilassante] a un ripescaggio dei favoriti dell'adolescenza (Čajkovskij, sinfonia "Patetica" e "Romeo e Giulietta") [romanticone] a un poco filologico Alexandre Tharaud che propone Rameau al pianoforte [cervellotico]. Quest'ultimo pare esser stato un disco di successo in Francia, il che la dice lunga sulla differenza tra italiani e cugini d'oltralpe in termini di cultura musicale.


giovedì 4 settembre 2008

Recensioni Libri - Musicofilia

Oliver Sacks
Musicofilia
Racconti sulla musica e il cervello

Adelphi 2008
Traduzione Isabella Blum
434 pagine



"Alla fine del nostro incontro, Fleisher ha accettato di suonare qualcosa sul mio pianoforte, un bellissimo vecchio Bechstein a coda del 1894 insieme al quale sono cresciuto: il pianoforte di mio padre. Fleisher si è seduto alla tastiera e con cautela si è stirato le mani, un dito alla volta, e poi, con braccia e mani quasi allineate ha cominciato a suonare. Era una trascrizione per pianoforte di Schafe können sicher weiden di Bach, arrangiata per pianoforte da Egon Petri. Pensai che mai, nei suoi 112 anni di vita, quel pianoforte era stato suonato da un tal maestro: avevo la sensazione che Fleisher avesse colto, nel giro di qualche secondo, il carattere dello strumento e le sue particolarità, che avesse adattato il proprio modo di suonare per estrarre dal mio Bechstein tutto il suo potenziale e la sua personalità. Come un alchimista, Fleisher sembrava distillare la bellezza goccia a goccia, in un flusso di note: una bellezza quasi insostenibile. E a quel punto non rimase nient'altro da dire."

Era da tempo che desideravo affrontare la lettura di un saggio di Oliver Sacks. Vista la mia passione per la musica Musicofilia mi è parso subito rappresentare il testo giusto per provare a cominciare.
Le aspettative non sono state deluse. Sacks è un grande divulgatore, un medico e uno scrittore con una capacità di affabulazione fuori dalla norma. L'immedesimazione che mette nella descrizione di casi clinici, la capacità di rappresentare in modo chiaro concetti e tecniche complesse unite - nello specifico di questo libro - a una passione per la musica che traspare chiaramente in molte pagine, rende questo libro una lettura preziosa per chi, come me, vuole provare ad addentrarsi nei meandri della neurologia seguendo un filo conduttore familiare.
Questo è il primo libro che leggo che tratta di neurologia, e l'impatto con la descrizione di molte patologie, che abbiano o no stretta pertinenza con la musica, è di primo acchito sconcertante se non sconvolgente.
La descrizione della profonda amnesia di Clive Wearing, un uomo pressoché sprovvisto di memoria "... privo di passato e di futuro, bloccato in un attimo sempre diverso e privo di senso", le descrizioni dei pazienti afasici o autistici, degli effetti del morbo di Parkinson, dell'Alzheimer o della sindrome di Tourette, sono tutte cose che mi hanno lasciato in uno stato di stupore quasi insuperabile (veniva quasi da utilizzare gli stessi metodi di "sospensione dell'incredulità" che uso per godere senza troppe razionalizzazioni della letteratura di fantascienza), stupore che incrementava quando poi Sacks si addentrava in descrizioni di ulteriori patologie o processi mentali incredibili come le allucinazioni sonore (sentire episodicamente o costantemente brani di musica perfettamente formati nella mente come se fossero realmente uditi dall'esterno) o la sinestesia (il corto circuito tra sensi diversi, per esempio vista e udito, vedere un colore - sempre lo stesso - associato a note o forme).
Ma poi superato lo shock (che forse per un lettore più scafato di me che già conosce questi temi nemmeno c'è) il meglio del libro emerge nello spingere a cercare di risolvere razionalmente il profondo mistero della percezione emotiva della musica. Cercare di spiegare perché certe musiche in certi momenti portino a stati d'animo estremi, al pianto, all'esaltazione o anche solo allo sblocco delle tensioni interiori indotte dallo stress accumulato nella vita di tutti i giorni, potrà sembrare un esercizio futile o impossibile, ma io lo trovo estremamente intrigante proprio per il profondo effetto che la musica ha da sempre esercitato su di me.
Per questi aspetti, una parte notevole del libro è la quarta "Emozione, identità e musica", dove tralaltro l'autore dimostra una grande capacità di immedesimazione nei problemi dei propri pazienti aprendosi anche a narrazioni che lo riguardano personalmente.

"La musica, unica fra le arti, è al tempo stesso completamente astratta e profondamente emozionale. Non ha il potere di rappresentare nulla di particolare né alcun oggetto esterno, ma ha la capacità esclusiva di esprimere sentimenti o stati interiori. La musica può penetrarti il cuore direttamente: non ha bisogno di mediazione. Non occorre sapere nulla di Didone ed Enea per essere toccati dal lamento della regina (Purcell, Dido and Aeneas "Lamento di Didone"): chiunque abbia perduto qualcuno sa bene che cosa stia esprimendo. Qui, infine, c'è un paradosso profondo e misterioso: perché proprio mentre questa musica fa vivere in modo più intenso l'esperienza del dolore e del lutto, al tempo stesso dona sollievo e consolazione."

In definitiva un libro veramente notevole che mette di relazione due universi affascinanti: la musica e il cervello, e lo fa in modo mai accademico ma sempre con calore, fascino e grandissima maestria di scrittura. Se i misteriosi meccanismi che stanno alla base del funzionamento del cervello e la musica non hanno per voi alcun fascino allora forse potete saltare la lettura di questo libro, altrimenti non perdetevelo.

"L'ascolto di una melodia è un ascolto con la melodia ... Anzi, il fatto che la nota presente qui e ora debba riempire interamente la coscienza, che nulla debba essere ricordato, nulla tranne quella nota o oltre quella nota debba essere presente nella coscienza, è perfino una condizione dell'ascolto di una melodia ... Ascoltare una melodia è - simultaneamente - ascoltare, aver ascoltato e accingersi ad ascoltare. Ogni melodia ci mostra che il passato può esistere senza essere ricordato e il futuro senza essere previsto." (Victor Zuckerkandl, Sound and Simbol)

(Sono stato indeciso fino all'ultimo se segnalare il link alla versione del lamento di Didone cantato da Jessye Norman o quello cantato da Alison Moyet. Alla fine li metto tutti e due... decidete in base al vostro gusto quale è il migliore, certo che è incredibile come la buona musica possa essere reintrerpretata sempre in modi diversi con risultati comunque eccezionali. Per un'altra notevolissima versione ascoltate Emma Kirkby.)

giovedì 28 agosto 2008

Bonnie Raitt: Someone to talk about

Per quanto possa sembrare strano, ho scoperto Bonnie Raitt e la sua musica più o meno per caso quando qualche anno fa feci una vacanza a Capo Verde.
In tale occasione infatti la prima grande scoperta fu la varietà e la bellezza della musica suonata dai sorprendentemente tanti musicisti presenti in quel piccolo arcipelago (ho avuto anche la fortuna di partecipare al festival musicale di Baia das Gatas, ma questa è un'altra storia).
Cominciai a comprare CD di vari musicisti capoverdiani, cosa che continuo a fare ancora oggi su emusic, e in uno di questi (São Vicente di Longe di Cesaria Evora) la Raitt compare come guest star nella canzone Crepuscular solidão dove le due grandi cantanti si alternano in un bellissimo duetto.
Inutile dire che fu amore a primo udito, e subito cominciai a comprare CD della bravissima cantante e chitarrista dallo stile personalissimo... un ibrido tra blues, folk e rock. Non mi addentro nel tentativo di descriverla meglio, tanto io di questo genere di musica non me ne intendo proprio e tanto la musica va ascoltata, non descritta (se proprio volete leggete Wikipedia)

Il mio album preferito, per quanto possa sembrare banale è un Best Of. Ascoltatevelo su Amazon.



Something to talk about

Altri video su YouTube:
I cant make you love me
Angel from Montgomery
Performance con John Lee Hooker

mercoledì 27 agosto 2008

Web2.0: Goodreads

Sono abbastanza un fanatico delle "community" che stanno nascendo nel Web incentrate intorno a quel modello di cui oggi molto si parla un po' dappertutto intorno agli argomenti più disparati. Di solito quando ne trovo una nuova che mi attizza mi ci iscrivo tanto per farlo anche se poi la mancanza di tempo non mi permette di parteciparci in modo particolarmente attivo.
Un esempio di applicativo Web2.0 ben fatto è chess.com che nasconde una community dedita agli scacchi, l'unica tra quelle a cui mi sono registrato a cui riesco a partecipare in modo abbastanza attivo senonaltro giocando.
Oggi leggendo un articolo molto ben fatto di uno dei miei feed preferiti (O'Reilly Radar), ho scoperto una community alla quale - fanatico di libri come sono - parteciperei con entusiasmo. Si tratta di Goodreads e, per descriverli mi limito a citare come si presentano loro stessi:

"Goodreads is a free website for book lovers. Imagine it as a large library that you can wander through and see everyone's bookshelves, their reviews, and their ratings. You can also post your own reviews and catalog what you have read, are currently reading, and plan to read in the fut
ure. Don’t stop there – join a discussion group, start a book club, contact an author, and even post your own writing."

Per il momento mi sono limitato ad aggiungere il libro che sto leggendo al momento.



In realtà qui quello che mi limiterà di più a partecipare alla comunità sarà sicuramente il fatto che è incentrata sulla lingua inglese. E qui il lamento sorge spontaneo: ma perché in Italia queste cose non si fanno?

Magari mi sbaglio io, non vorrei altro che essere smentito.

giovedì 21 agosto 2008

Punti di raccolta collerici

Come si sarà forse capito sono un consumatore onnivoro di musica. Nel fruirne non avrò forse ascoltato i cilindri fonografici inventati da Edison, ma sono pur sempre partito dagli ormai desueti dischi in vinile a 33 giri così in voga verso la fine del secolo scorso. Dopo aver superato la prima rivoluzione digitale, quella dei CD per intendersi, sono al momento stabilmente atterrato nel mondo della seconda. Ormai ascolto solo file audio in formato digitale compresso (mp3, ogg, ecc.) o attraverso un PC collegato allo stereo o (meglio) attraverso un lettore portatile iAudio X5. Non è però questo di cui voglio parlare oggi.

Tempo fa, insoddistatto della scarsa qualità delle cuffie portatili in dotazione con il lettore sopra citato e anche di tutte le altre cuffiette portatili da due soldi che avevo tra le mani, ho deciso di spendere un po' di più e di comprarne un paio più serio. Mi son lasciato consigliare dal personale del mio negozio di hi-fi preferito (Dolfi in via F.lli Rosselli 23 a Firenze) e ho preso una Koss Portapro (tra parentesi scelta eccellente... per dirne una, son tornato a sentire i toni bassi).


Non è pero' nemmeno di questo che vorrei parlare.

Quello di cui vorrei parlare sono le strane e divertenti scelte che certe volte i traduttori (mi immagino in questo caso automatici) fanno per riportare parole inglesi in altre lingue (in questo caso l'italiano).

Tutto sommato quello della Koss non se la cava nemmeno male (si fa per dire, ma ho visto di molto peggio, almeno qui si capisce cosa vogliono comunicarci). Nel fogliolino con le note per la "protezione ambientale" (forse volevano dire "tutela dell'ambiente"?) salta fuori una strana entità denominata "punti di raccolta collerici". Lascio a voi la lettura delle info (in italiano e inglese per comparazione)1.

Non so voi, ma io sarei leggermente in ansia a entrare in un centro collerico di qualsiasi tipo, figuriamoci in uno che raccoglie rifiuti... Come potrebbe reagire se sbaglio il bidone in cui butto lo scarto?

1. Vi rimando alle immagini caricate su Ovi perché non sono riuscite ad allegarle qui in modo che risultassero leggibili. Riporto qui sotto lo sconfortante testo in italiano.
Informazioni per protezione ambientale: solo dove è applicabile
Dopo l'implementazione della Direttiva Europea 2002/96/EU nel sistema legale nazionale, ci sono le seguenti applicazioni: I dispositivi elettrici ed elettronici non devono essere considerati rifiuti domestici.
I consumatori sono obbligati dalla legge a restituire i dispositivi elettrici ed elettronici alla fine della loro vita utile ai punti di raccolta collerici preposti per questo scopo o nei punti vendita. Dettagli di quanto riportato sono definiti dalle leggi nazionali di ogni stato. Questo simbolo sul prodotto, sul manuale d'istruzione o sull'imballo indicano che questo prodotto è soggetto a queste regole. Dal riciclo, e re-utilizzo del material o altre forme di utilizzo di dispositivi obsoleti, voi renderete un importante contributo alla protezione dell'ambiente.

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In ascolto: Antonin Dvorak, Concerto per Violoncello (solista Lynn Harrell)

mercoledì 20 agosto 2008

Le due cose più interessanti fatte durante le ferie

Le ferie di quest'anno sono state insolitamente lunghe e rilassanti. Fermi al mare per tre settimane abbondanti sempre sulla stessa spiaggia posta a meno di 50 m dall'appartamento vista mare in affitto nell'amena località balneare di Castiglione della Pescaia (GR) non si può dire che ci si sia affaticati o stressati in alcun modo.


Senza contare l'impagabile soddisfazione dello stare in ottima compagnia con il figliolo di (quasi) due anni e compagna, due sono state le attività che più mi hanno soddisfatto durante il lungo permanere.

1) La lettura di un libro di veramente gran spessore: "La scomparsa dell'Erebus" di Dan Simmons tradotto da G.L. Staffilano. Bello, bellissimo, consigliatissimo. Se ci riesco spero di scriverci sopra qualcosa di più, per il momento mi limito a segnalare la recensione molto ben scritta di Elvezio Sciallis. Di mio al momento mi limito a enfatizzare l'encomio per Staffilano. Lo splendido lavoro fatto durante la traduzione traspare in ogni pagina. Non oso pensare cosa sarebbe potuto succedere se, invece che a un bravissimo professionista fine conoscitore oltre che della lingua inglese anche di quella italiana, il libro fosse stato dato in pasto a uno dei molti mestieranti sottopagati che purtroppo imperversano nell'editoria italiana1.


2) Un corso di vela. Era una cosa che desideravo da anni, ma che le vacanze sempre brevi e/o migranti fatti negli anni pre-paternità non mi avevano mai permesso di fare. Quattro uscite in mare su un laser biposto di vera soddisfazione. Un encomio a Francesco del centro Surf Relax a un passo da Castiglione per la bravura e la pazienza dimostrata con un allievo così recalcitrante.

1. non vorrei sembrare troppo duro: quelli che definisco un po' saccentemente "mestieranti" sono in realtà persone che, visto quanto sono mediamente poco pagate, fanno probabilmente quello che possono. Un libro come questo meritava sicuramente però quello che ha ottenuto in traduzione con Staffilano (che comunque non è che ci guadagni poi chissà che...)

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In lettura: Oliver Sacks, Musicofilia
In ascolto: Vangelis, Chariots of fire

martedì 8 luglio 2008

Aforismi II

"Bach è per me un consolatore. Egli mi dà fiducia che quanto è realmente vero, nell'arte come nella vita, non può restare ignorato e soffocato."
Albert Schweitzer, "La melodia del rispetto per la vita"

Acquisti musicali: Luglio 2008

Questo mese: Classica!
Come annunciato in precedenza avevo adocchiato le Variazioni Golberg di J. S. Bach suonate da Simone Dinnerstein in un'edizione Telarc.
Stavolta mi sono tolto lo sfizio e le ho prese. A un primo fugace ascolto (mi rendo conto della bestemmia, ma le Goldberg non si possono certo ascoltare seriamente tenendole in sottofondo mentre si fanno altre cose, e finora non ho avuto tempo) le promesse sembrano mantenute.
Per alleggerire un po' mi sono poi preso due bei pezzi romanticoni che mi piacevano tanto da giovine. Il Capriccio Italiano di Čajkovskij (in una roboante edizione sempre Telarc) e l'ouverture Le Ebridi di Felix Mendelssohn Bartholdi, quest'ultima associata alla Sinfonia numero 3 "La Scozzese", che non conosco molto ma che spero sia all'altezza delle altre composizioni del grande compositore tedesco (curiosità: ho scoperto che uno dei jingle che preferisco tra quelli mandati in onda nei vari interludi sull'emittente radio Rete Toscana Classica è preso dall'incipit del secondo movimento di questa sinfonia).

giovedì 3 luglio 2008

Scacchi che scompaiono

L'ho già aggiunto all'elenco dei miei link condivisi per cui dovrebbe bastare, ma questa scacchiera è davvero troppo bella per non segnalarla in modo più completo. Da BoingBoing:
"Yasmine Sethi, a final year student at Central Saint Martins College of Art and Design. designed this Alice Chess Set inspired by "Through the Looking Glass". When pieces are removed from the board, they become opaque, obscuring them while they're out of play."
Beh, io sono un amante delle scacchiere di legno e ogni altro materiale mi sembra un'eresia, ma per questa bella combinazione di arte e tecnologia applicata al mio passatempo preferito potrei fare un'eccezione.

venerdì 6 giugno 2008

Recensioni Musicali I

Una cosa che mi piacerebbe saper fare è scrivere (in un italiano ragionevole , sarebbe già qualcosa...) recensioni della musica che ascolto, dei libri che leggo o in generale di qualunque cosa mi colpisca. Il tempo è sempre tiranno e raramente nel passato ho trovato la lucidità per farlo. Qualche volta però ci sono riuscito suscitando anche qualche commento positivo. La recensione che segue è stata originariamente pubblicata come commento a un CD che mi ero fatto prestare tramite babelteka.
Gianluigi Trovesi nonet - Round about a midsummer dream
Contaminazione sembra la parola d'ordine di questo lavoro di Trovesi. Contaminazione tra forme d'arte diverse tra loro (letteratura, musica) e tra generi diversi di musica (dal barocco delle Folies d'Espagne, al popolare, al jazz, al rock).
E il gioco riesce, eccome se riesce, a un Trovesi ispirato e ben accompagnato da un'eterogenea quanto affiatata compagnia di musicisti. A volte ironica, in ogni caso mai banale - nemmeno quando potrebbe sembrare - la musica di questo disco spiazza per la naturalezza con cui vengono accostati generi tanto diversi: fa davvero sembrare antiquate certe classificazioni che vorrebbero chiudere in camere stagne separate i diversi generi musicali. Certo, Trovesi oggi non è solo a portare avanti questo discorso: tutto sommato viviamo nel periodo della "fusione" delle diverse arti e dei diversi generi, e le rielaborazioni sono all'ordine del giorno. Ma Trovesi e i musicisti di questo disco trovano una strada originale e cavalcando culture diverse, consolidate in qualche caso da secoli, portano l'ascoltatore prima a confondersi poi a inebriarsi con una musica nello stesso tempo spontanea e intelligente.
I momenti più riusciti per me: la rielaborazione del tema delle Folies d'Espagne in "C'era una strega, c'era una fata" (consiglio il confronto con una delle versioni originali barocche, per esempio quella celeberrima di Marais), la spontanea e bellissima Villanella, la divertente "Animali in marcia" con l'istrionico Carlo Rizzo che da il meglio di se, il multiforme (nell'arrangiamento) Adagietto Bergamasco. Ma ogni pezzo conserva la sua piccola sorpresa: davvero un ascolto consigliato!

Messaggio di servizio

Visto che qualcuno (un po' imbranato direi...) lamenta la difficoltà con cui si mettono commenti in questo blog, ho abilitato la possibilità di inserire commenti anche se non si è registrati su blogger. Buon divertimento.

giovedì 5 giugno 2008

Strane commistioni

Dopo che Norstrilia ha posato il suo piede nei server di Google istanziando un abba-dingo, ecco che Google ha creato una testa di ponte in Norstrilia. Non ci credete? Guardate cosa è successo qui. Volete avere accesso? scrivete un'email al mio amico Rod. Con calma, forse, vi risponderà.


mercoledì 4 giugno 2008

Piccole soddisfazioni

Si sa, internet ha rivoluzionato la nostra vita.
Per esempio adesso invece di tenersi i pensieri in diari chiusi nel cassetto, è possibile pubblicare messaggi in blog che non legge nessuno, e invece di ammorbare gli amici con proiezioni serali delle proprie diapositive è possibile ammorbare il mondo intero scaricando in siti di sharing come Flickr e Ovi foto che tanto non interessano a nessuno comunque.
Così credevo, salvo che poi ogni tanto avvengono piccoli sorprendenti eventi che tutto sommato non dispiacciono. Capita per esempio di essere contattati da un realizzatore di guide online che chiede se può mettere una tua foto nella nuova edizione di una guida della Scandinavia.
Premesso che, nonostante questo, il Kiasma rimane un museo che caldamente sconsiglio, il tutto dà pur sempre una diluta, piccolissima, infinitesima, trascurabile soddisfazione.

lunedì 2 giugno 2008

Acquisti musicali: Giugno 2008

Gli acquisti musicali online del mese sono stati dedicati all'etichetta Telarc. Chi come me ha vissuto la prima rivoluzione digitale dell'ascolto musicale (l'avvento dei CD insomma) non può non conoscere quest'etichetta, famosa per l'alta qualità delle sue registrazioni e per le belle e roboanti esecuzioni (ricordo spettacolari organi, percussioni assordanti per non parlare dei colpi di cannone dell'Ouverture 1812 di Čajkovskij).
Con notevole piacere ho quindi scoperto che il catalogo Telarc è adesso disponibile su emusic e non ho perciò resistito dallo spendere il bonus mensile in tre CD di quest'etichetta.
La prima scelta è caduta su un album di Jacques Loussier artista che non conoscevo ma - a quanto pare - famoso per le sue rivisitazioni jazz di pezzi classici. Ho scelto il CD "Baroque Favorites" poiché nello scorrere il programma mi sono saltati all'occhio due pezzi che amo molto per i ricordi cinematografici che mi innescano: la Sarabanda di Haendel e La sonnerie de Sainte-Genevieve du Mont di Marais. Il CD è godibile e costituisce un buon ascolto di sottofondo mentre si fanno altre cose, niente a che vedere (...come quasi sempre capita in questi casi) con gli originali.
Ho preso poi l'album "Emphasis! (On Parenthesis)" di Stanton Moore, batterista di talento - a quanto pare - quindi, mi son detto, mi piace per forza. Non sarà Roy Haynes, ma decisamente si difende. Da quando mi son messo ad ascoltare questo album la mia cadenza di pressione tasti è decisamente migliorata.
La terza scelta è stata un album di David Russell. Ecco un altro interprete che non conoscevo: Chitarrista - sempre a quanto pare - molto dotato e famoso... il primo ascolto conferma la fama. Per andare sul sicuro ho scelto il CD "Reflections of Spain: Spanish Favorites for Guitar". Per mettere alla prova un chitarrista non c'è niente di meglio di un po' di chitarra classica spagnola. Ho ascoltato il CD ancora poco, ma direi che qui siamo davvero a livelli "stellari": splendida musica superbamente eseguita. Il migliore del mese senza dubbio.
Devo poi aggiungere che un po' a malincuore ho rinunciato alle variazioni Goldberg di J.S. Bach suonate da Simone Dinnerstein. Avevo finito lo slot mensile. Di sicuro mi rifarò prossimamente. Le Goldberg ce l'ho in CD (Glenn Gould) e le ho ascoltate in concerto eseguite dalla Turek, ma, gente, stiamo parlando delle Goldberg... per quante esecuzioni puoi aver ascoltato c'è sempre qualcosa di nuovo che ti attende.

lunedì 19 maggio 2008

Google App Engine

Cominciamo dalla fine: ho istanziato un abba-dingo sui server di google. Se volete, lasciateci un messaggio.
La storia completa racconta invece di come nel corso degli anni un essere umano si sia via via convertito alla googleway. Nonostante gli allarmi sulla privacy (ma chissà cosa ci farà la huge net-company con i dati personali che ci lasci sopra, con le tue ricerche, i tuoi contattti, le tue mail, i tuoi percorsi, i tuoi appuntamenti...), l'essere umano si è lasciato conquistare dalla praticità di tutti i servizi messi a disposizione gratuitamente dalla compagnia di Mountain View e a dire il vero non se ne è lasciato sfuggire nemmeno uno, non ultimo quello utilizzato per esternare pubblicamente e online i propri pensieri.
Quando poi l'essere umano, che durante il suo tempo occupato (e ogni tanto anche durante quello libero) ama creare software di vario tipo, ha scoperto che non solo poteva scrivere web application usando tool di sviluppo messi a disposizione dalla compagnia ma che poteva anche farle girare sui server della stessa, ecco che non se l'è fatto dire due volte. Ha registrato un account, scaricato la SDK, letto il tutorial e fatto l'upload della propria elementare applicazione.
Speriamo che il tempo permetta poi all'abba-dingo di maturare... Si sa, sono bestie strane e obsolete ma - paradossalmente - potrebbero anche servire a qualcosa.

mercoledì 14 maggio 2008

OVI: Yet Another Sharing Site

Oggi ho scoperto Ovi, un sito sponsorizzato dalla Nokia che promette di facilitare la convisione di foto e video online. Non è che sia una grande novità, però nella mia smania compulsiva di registrarmi presso qualsiasi sito di questo tipo, e per via della simpatia che mi ispira la società che lo ha creato, ho deciso lo stesso di registrarmi con il nome del mio alter ego. Per il momento ho messo online alcune foto, creando quello che loro chiamano un "channel", sia facendo l'upload direttamente dal sito che spedendole via e-mail (funzionalità quest'ultima interessante). Ho poi messo un simpatico gadget nella home page del blog. Le foto condivise, in omaggio alla società di cui sopra, sono tratte dall'archivio di un viaggio in Finlandia fatto nel 2005... (una carrellata più completa la trovate anche su flickr).

domenica 11 maggio 2008

Aforismi I

(Copio l'idea da un mio amico e con la presente inizio una "rubrica" di Aforismi.)
"Perdere la giovinezza è terribile, non per ciò che viene tolto, ma per qualcosa che viene dato. Non è la saggezza, né la serenità, né la lucidità, né la pace. È la consapevolezza che l'Insieme si è dissolto."
Magda Szabó

venerdì 9 maggio 2008

Acquisti musicali: Maggio 2008

Come si sa, ormai la musica si acquista online. Da un paio di anni ho un abbonamento su Emusic col quale acquisto regolarmente musica su base mensile. Ottima musica a prezzi adeguati e senza DRM.
Con questo introduco quindi una nuova serie di post dove racconterò, purtroppo per forza di cose sbrigativamente, gli acquisti effettuati.
Questo mese è stato dedicato alla musica di Capo Verde. Prima o poi cercherò di approfondire alcuni aspetti della fantastica musica di questa fantastica gente. Per il momento, essendo il tempo scaduto, mi limito ad elencare come ho speso il mio slot di 40 tracce:

giovedì 17 aprile 2008

Strani strumenti...

Scrivo questo post al volo sostanzialmente ad uso e consumo dell'unica persona che probabilmente legge questo blog, ma anche sperando di inaugurare una sezione dedicata alla mia arte preferita: la musica.
Tempo fa questa persona mi fece scoprire quello che promette di essere uno strumento musicale veramente interessante di cui mi piacerebbe sentire qualche performance (beh, io sono primariamente un ascoltatore di musica), ma anche - perché no - che mi piacerebbe provare a spippolare; farei comunque meno danni di quando mi metto davanti a un pianoforte.
Adesso a proposito di strumenti che non sfigurerebbero nemmeno nell'universo dei Signori della Strumentalità ho invece trovato il "reactable". Parrebbe ancora più esotericamente sperimentale e il fatto di poterlo suonare in collaborazione è decisamente intrigante... [continua...]

mercoledì 9 aprile 2008

Trasporti pubblici

E ti fanno anche sentire in colpa tutte le volte che usi mezzi obsoleti e inquinanti per spostarti nel sistema solare. Sapete, quei simpatici mezzi che lasciano dietro di se singolarità quantistiche che secondo recenti ricerche per effetto tunnel superano gli scudi antiradiazione e si accumulano all'interno del toroide di spinta delle astronavicelle con conseguenze nefaste per la salute dei viaggiatori (e si che due anni fa ce le avevano vendute come le più ecologiche di sempre...).
Insomma, ti fanno talmente tanto sentire in colpa che alcune volte decidi di prendere qualche sacrosanto mezzo pubblico come un Astreno regionale che dovrebbe portarti a lavorare in modo alquanto efficiente (... quando è in orario e si sa che sulle linee spesso si mettono di traverso asteroidi e getti di particelle ionizzate).
Ma con o senza sensi di colpa, quando all'improvviso il consulente sintetico di stazione di avverte che la tua corsa è stata soppressa, e questo senza fornire spiegazioni di sorta, allora cosa fai? Torni di corsa al tuo inquinante mezzo sospeso nel parcheggio scambiatore, lo metti in moto con un affrettato gesto dettato dalla preoccupazione della catastrofe interplanetaria che avrà causato il disservizio e il tuo unico pensiero sarà di mettere quanti più parsec possibili tra te e il disastro in corso, nella speranza di uscirne illeso
Salvo che poi pensi che tutto il disservizio sarà con più probabilità dipeso dal più modesto stato disastrato dei mezzi dellle AASS unito alla scortesia innata dei consulenti sintetici, e la preoccupazione si risolverà in stizza, la stizza dell'ennesimo tentativo frustrato di farsi passare quel senso di colpa che per forza di cose ti porterai comunque dietro per tutta la vita.


martedì 18 marzo 2008

Presentazione

Mi son lasciato condizionare anch'io dalle mode imperanti e ho aperto un blog. Lo scopo sarebbe quello di tenere informarti anche voi terrestri di quello che avviene su Norstrilia. Ma il tempo è poco e le notizie tante, per cui ho l'impressione che dovrete accontentarvi di quello che corrisponderà all'equivalente di qualche goccia di pioggia rispetto ai diluvi di Amazonas Triste.
La voce più rilevante del mio curriculum personale è naturalmente il contatto pluriennale con Rod McBan, l'uomo che - facendo un pessimo affare - comprò la Terra. Ultimamente dedico molto tempo a cercare di imparare cose nuove grazie al contatto quotidiano con il mio giovanissimo figlio. Nel cosiddetto tempo libero, ho ricominciato anche a giocare a scacchi... e questo spiega la scacchiera che compare in questa pagina.
Per oggi direi che basta (a parte una foto di uno dei rari parchi che eccezionalmente hanno ripreso a ricrescere sul pianeta che ora mi ospita).